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Che cos'è la displasia?

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Questa è la stessa domanda che ci siamo fatte io e mia sorella quando uscimmo dal veterinario quel giorno, per noi drammatico, di 5 anni fa. 

La displasia dell'anca è una malattia osteoarticolare che consiste in una malformazione dell'articolazione coxo-femorale (anca). Si riferisce ad una mancata congruenza tra la cavità articolare dell'anca (acetabolo) e la testa del femore, che causa lussazioni o sub lussazioni, ossia il non allineamento dell'articolazione nella posizione naturale.

La testa del femore non è tenuta saldamente nella posizione corretta e tende a "ballare"; questo continuo movimento mette sotto stress l'articolazione e i tessuti peri-articolari, infiammandoli e indebolendoli, causando anche molto dolore e limitando, a volte di molto, la mobilità del cane.

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Questa malattia è molto più comune nei cani di taglia media e grande, meno comune bei cani di piccola taglia.


Le cause principali di questa malattia sono da attribuire ad accoppiamenti non controllati come nel nostro caso (ovvero quando si compra o si adotta un cane nato da una coppia di cani senza pedigree o, comunque, senza che gli stessi siano stati sottoposti prima a radiografie di controllo che potessero attestare la piena salute ortopedica del cane), alla crescita troppo veloce del cane e al troppo sport in fase di crescita.

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  • Come facciamo a riconoscere questa malattia?

    Noi stesse siamo cadute proprio in questo errore. Cleo è nata da due cani San Bernardo e noi (che fino a quel momento non ci eravamo mai informate sulle possibili patologie che possono insorgere) abbiamo avuto modo di vedere solo la mamma, senza però controllare che entrambi i genitori avessero le carte in regola per poter fare una cucciolata ad hoc; dopo solo un mese, cleo aveva 6 mesi, abbiamo iniziato a notare i primi segnali. 


    Quali sono?

    • Fatica a rialzarsi dalla posizione seduta o sdraiata;
    • Stare spesso seduti;
    • Le ginocchia delle zampe posteriori si toccano;
    • Camminata storta; 
    • Zoppicatura;
    • Dolore.
  • Cosa possiamo fare?

    Innanzitutto, una delle primissime cose da fare è recarsi dal vostro veterinario di fiducia per fare delle radiografie (se non l’avete già fatto) e, una volta appurata la displasia e il grado della stessa, bisogna prepararsi ad affrontarla.

  • Nel caso in cui fosse molto grave come Cleo?

    Per un San Bernardo come Cleo, il problema più grande non era solo il grado di displasia ma anche la sua crescita super veloce e il peso al quale andava incontro.

    Aveva, quindi, solo due opzioni a detta dei veterinari:

    1. Eutanasia
    2. Protesi

    Ovviamente e senza nemmeno pensarci, abbiamo scelto la seconda opzione. Ancora oggi rifaremmo quella scelta, non perché abbiamo avuto un’esperienza positiva, ma perché era l’unica che le potesse dare una vita degna di essere vissuta. 

  • Come funziona questa operazione?

    Beh... meglio chiedere ad un veterinario, noi abbiamo scelto il migliore sul campo e se hai bisogno non esitare a chiederci, ma in parole povere si tratta di tagliare la testa del femore e inserire nel femore una protesi che vada poi a collocarsi perfettamente nell’acetabolo. La parte più complicata, oltre all’operazione, è riuscire a far attaccare bene la nuova testa del femore (protesi) all’acetabolo e per far sì che tutto vada per il meglio devono passare almeno 60gg dall’operazione stessa. 

    Il cane deve stare assolutamente in un posto senza rischi, senza possibilità di scivolare, cadere, correre, saltare e nemmeno giocare, perché ogni movimento sbagliato può provocargli la lussazione che da al cane un dolore immenso, ve lo posso assicurare.


    Avete mai provato a tenere a bada, un cucciolo di San Bernardo? Ecco Cleo... nonostante avessimo preso ogni tipo di precauzione, ha avuto ben 4 lussazioni!

Contattaci se hai dubbi, perplessità o domande, ti risponderemo in base alla nostra esperienza!

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